Decontaminare il terreno grazie all’azione di funghi e batteri. È questo l’obiettivo del progetto Bio ResNova, ambiziosa sperimentazione del dipartimento di Biologia dell’Università di Pisa.
L’idea alla base è semplice: sfruttare la capacità di alcuni funghi e batteri appositamente isolati di metabolizzare “mangiando” le sostanze inquinanti, degradando così le molecole tossiche.
Un metodo di bonifica innovativo, che potrà essere applicato a suoli contaminati da idrocarburi pesanti, evitando – come avviene attualmente – che questi vengano smaltiti in discarica.
«Dopo una prima fase di sperimentazione durata tre anni, il progetto Bio ResNova è pronto ad entrare nella seconda fase, grazie alla realizzazione di un impianto pilota», ha spiegato il professor Roberto Lorenzi dell’Università di Pisa che lavora al progetto con la dottoressa Simona Di Gregorio e altri sei fra studenti e ricercatori.
Il bio-trattamento potrà essere sfruttato per le bonifiche ambientali dei suoli e dei sedimenti dei maggiori poli chimici e petrolchimici italiani. Il progetto, visti i buoni risultati ottenuti fin’ora negli esami eco tossicologici, potrebbe presto venire esteso anche al mercato europeo e nord africano.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com