Scienziati “resuscitano” un virus risalente a 700 anni fa, ritrovato fra le feci congelate di caribù vissuti in Canada durante il Medioevo. Ora sospettano che, con il surriscaldamento globale, antichi agenti patogeni possano tornare in vita creando problemi al genere umano.
Gli esperti hanno isolato il Dna del virus, da una carota di ghiaccio in grado di fornire informazioni sugli ultimi 4mila anni della storia terrestre, per poi infettare piante simili al tabacco, appartenenti alla specie Nicotiana benthamiana.
Il risultato ha meravigliato gli stessi scienziati, che hanno potuto constatare la capacità della nuova entità biologica di attaccare le piante moderne. Si suppone, dunque, che gli acidi nucleici dei virus possano sopravvivere per secoli e tornare a colpire non appena le condizioni ambientali sono favorevoli.
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