Nome
Canapino comune (Hippolais polyglotta)
Descrizione
Parti superiori marrone–verdognolo, parti inferiori giallo pallido. Di carattere elusivo, è più facilmente identificabile per il canto, un chiacchiericcio melodioso, fluido e nel quale sono inserite numerose improvvisazioni e imitazioni di canti di altri uccelli.
Fenologia
In Italia è migratore regolare e nidificante. Migratore a lungo raggio, il Canapino comune sverna in Africa occidentale dove risulta diffuso negli ambienti di savana presenti a nord della foresta pluviale equatoriale, da Gambia e Sierra Leone fino a Nigeria e Camerun. Nel corso della migrazione i canapini si muovono lungo un asse sud ovest-nord est e viceversa, con una rotta che, in entrambi i passi, interessa principalmente la Penisola Iberica.
Habitat
Il Canapino comune è una specie caratteristica dei rilievi collinari e di pianura. In Lombardia predilige ambienti tipicamente basso collinari non superiori ai 600-700 m caratterizzati da vegetazione cespugliosa e arbustiva di tipo submediterraneo preferibilmente strutturata a mosaico; densità elevate anche in leccete perilacustri e in lande caratterizzate da vegetazione arbustiva termofila quali brughiere e incolti cespugliosi. Nel settore planiziale la presenza della specie è legata a boschi ripariali con cespugli, terreni marginali e incolti, zone umide di dimensione ridotta, greti fluviali e cave abbandonate colonizzate da vegetazione pioniera.
Distribuzione
Presente in Nord Africa, dal Marocco alla Tunisia, e in Europa occidentale dove l’areale riproduttivo si estende verso est dalle coste atlantiche francesi, spagnole e portoghesi fino al Belgio meridionale e, escludendo Germania e Svizzera, raggiunge le coste della Croazia.
In Italia è ampiamente distribuito nelle regioni peninsulari, con una maggiore uniformità sul versante tirrenico rispetto a quello adriatico, dove l’areale risulta molto frammentato; è invece assente sulle isole maggiori e in gran parte dell’arco alpino.
Stato di conservazione
A parte l’importante popolazione francese, che ha subito un significativo declino nel corso degli anni 1990-2000, le altre popolazioni europee sono cresciute o rimaste stabili e pertanto la conservazione della specie non desta preoccupazione. Si tratta, però, di un’attribuzione provvisoria in quanto non è noto il trend recente della popolazione spagnola, ovvero la popolazione europea numericamente più importante. La degradazione e la perdita degli habitat ottimali è la minaccia più grave per la conservazione del Canapino comune. In pianura è spesso presente in modo frammentario a causa delle trasformazioni ambientali dovute a pratiche agricole intensive e all’urbanizzazione del territorio. In alcune zone il costante rimboschimento delle aree a vegetazione erbaceo-arbustiva può causarne la diminuzione.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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