La certezza è arriva dagli esami effettuati dagli esperti del centro marino El Valle Wildlife Recovery Center: il capodoglio (Physeter macrocephalus) trovato spiaggiato sulla costa meridionale spagnola è stato ucciso dalla grande quantità di plastica ingerita.
Morto a causa di un’infezione
L’animale era stato trovato senza vita lo scorso febbraio su il litorale della regione spagnola di Murcia. Le analisi hanno chiarito che a uccidere il cetaceo è stata un’infezione addominale causata dall’ingente quantità di plastica mangiata, che il cetaceo non è stato più in grado di espellere.
Aveva ingerito perfino un bidone
Nella pancia del capodoglio – un esemplare di sesso maschile della lunghezza di 10 metri – sono stati trovati complessivamente 29 chilogrammi di rifiuti di plastica. Tra questi c’era anche un grosso bidone. E poi, ancora, decine di sacchetti di plastica e pezzi di reti, probabilmente scambiati dal cetaceo per cibo.
Ogni minuto un camion di plastica in mare
Secondo l’ultima campagna di Greenpeace, ogni minuto l’equivalente di un camion di plastica finisce in mare e il 90% della plastica prodotta non è mai stata riciclata. «Per questo è necessario agire alla base del problema – ha spiegato l’associazione ambientalista – e chiedere alle grandi aziende di bandire il commercio di prodotti usa e getta di plastica». Solo così, forse, si potrà tentare in extremis di salvare il mare dalla plastica.
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