I prodotti usa e getta in cellulosa – come la carta igienica e i fazzoletti – sono tra i meno sostenibili e l’impiego da parte delle aziende di fibre riciclate è in calo.
L’impatto ambientale di questi semplici e diffusissimi prodotti è, infatti, tra i più alti, come svela una recente inchiesta britannica.
Da dove arriva la carta
Secondo l’inchiesta, i britannici sono i maggiori consumatori al mondo di carta igienica, con 127 rotoli utilizzati ogni anno.
La maggior parte dei prodotti è realizzata con fibre vergini: il report mostra, infatti, come il più grande produttore di prodotti di carta usa e getta abbia drasticamente diminuito l’utilizzo di materiale riciclato, passando dal 30% del 2011 all’attuale 23.5%.
Non tutti i marchi, inoltre, possono fregiarsi della certificazione del Forest Stewardship Council (FSC), che garantisce la corretta gestione e la tracciabilità della materia prima utilizzata.
«La carta igienica ricavata da fibre riciclate ha un impatto ambientale significativamente inferiore rispetto alla fibra vergine – spiegano gli autori dello studio –. Innanzitutto, non aumenta la domanda di alberi da abbattere, il che consente a più foreste di rimanere intatte e riduce la quantità di rifiuti. Inoltre, la produzione di pasta di legno vergine consuma quasi il doppio di acqua di quella prodotta dai materiali riciclati e genera il doppio di inquinanti atmosferici pericolosi. Le sostanze chimiche utilizzate nella produzione di carta riciclata sono anche molto meno tossici di quelli usati per sbiancare la polpa vergine».
Foreste svedesi a rischio
Tra le aree maggiormente minacciate dalla produzione di prodotti di carta usa e getta ci sono le foreste boreali svedesi, habitat naturale di 1.813 specie animali e vegetali.
«Le vaste torbiere e il permafrost che caratterizzano la Grande Foresta del Nord ne fanno il più grande deposito di carbonio tra gli ecosistemi terrestri del nostro Pianeta, rendendo questa foresta indispensabile nella lotta contro i cambiamenti climatici – spiega Greenpeace –. Eppure solo il 3% della sua estensione.
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