Un esemplare di cicogna bianca è stato ritrovato morto nel nido in una zona al confine tra i comuni di Luzzi, Lattarico e Torano, in provincia di Cosenza. A darne l’annuncio è stata la sezione di Rende della Lipu che monitora i nidi artificiali presenti nella zona valliva e che fanno parte del programma Cicogna bianca Calabria.
Colpita dai pallini di un fucile
Dopo essere stato recuperato, il corpo del volatile è stato sottoposto a esami radiografici. Gli esiti hanno confermato quanto sospettato: a uccidere la cicogna è stata una serie di pallini da caccia che hanno perforato il corpo dell’animale senza dargli scampo.
«Si tratta di un atto gravissimo e inqualificabile, compiuto ai danni di una specie protetta che, proprio grazie al lungo lavoro delle associazioni, sta colonizzando di nuovo le due provincie di Cosenza e Crotone», hanno dichiarato i responsabili della Lipu.
In quel nido dal 2009
Con tutta probabilità la cicogna trovata morta era svernante nella zona e insieme al compagno occupava questo nido sulla piattaforma artificiale sin dal 2009, anno della prima nidificazione della specie nell’area.
«Adesso è a rischio la ricostituzione della coppia perché, essendo la cicogna una specie monogama, l’individuo rimasto solo potrebbe non trovare più un compagno per riprodursi. Si tratta, dunque, di una perdita gravissima e non solo per l’individuo morto ma anche per il futuro della specie in questa area», prosegue l’associazione.
Daspo per chi commette reati contro la Natura
L’associazione ha espresso la volontà di richiedere alle istituzioni competenti l’istituzione del daspo, vale a dire la sospensione immediata della caccia anche per i prossimi anni nella zona che è stata interessata da questo grave episodio di bracconaggio. «Chiediamo altresì agli organi competenti di intensificare i controlli in tutte le aree sensibili e presso tutti i siti di nidificazione della cicogna bianca», conclude la Lipu.
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