Quando abbiamo dato la notizia l’anno scorso eravamo in pieno #lockdown: il 5 aprile 2020 un’Aquila reale era stata avvistata nei cieli di Milano proprio sopra viale Ungheria! La notizia fu data tramite EBN Italia alla Rivista della Natura e da qui fece il giro di tutti i quotidiani on line!
Era il periodo in cui nessuno poteva allontanarsi da casa a causa delle restrizioni anti-Covid, i cieli erano vuoti di aerei e tutti pensavano che si trattasse di un evento epocale tanto che il nostro socio Mauro Viganò fu eletto birder of the year.
di Luciano Ruggieri
Bene! Nei cieli di Milano a distanza di un anno, le Aquile reali (Aquila chrysaëtos) sono diventate ben due e documentate anche in video dal nostro socio Lorenzo Cocco in zona Vigentina il 18 marzo 2021!
Insomma la vicenda è paradossale e batte ogni record. Due aquile assieme di due differenti età, entrambi immaturi, solcano i cieli di Milano e si allontano poi verso le montagne!
Chiaramente, si dirà, i venti di favonio hanno favorito questa irruzione! Ma le montagne da Milano distano almeno 60 chilometri e un’aquila reale abituata a predare marmotte o piccoli di camoscio, che interesse ha a giocare nel vento e farsi trascinare sopra la metropoli meneghina?
Insomma, un evento veramente clamoroso!
In generale, l’aquila reale sta attraversando una fase molto positiva sull’arco alpino. Tranne casi eccezionali, come la vicenda tristissima dell’aquila in cova sparata sul nido in Alto Adige nel giugno 2020, la specie ha popolazioni floride grazie alla protezione legale e alle misure di conservazione. In alcune aree alpine non ci sono territori liberi e le aquile reali tendono ad occupare anche le zone prealpine.
Se ci spostiamo di 100 chilometri più a ovest e arriviamo a Torino, ci sono Aquile reali adulte che sono viste regolarmente ai margini settentrionali della città. Questo fa ipotizzare che occupino un territorio adatto per costruire un nido, che non potrà che essere che su albero e non su roccia, come fanno abitualmente sulle Alpi! Un’Aquila reale che nidifichi su albero in pianura in Italia non si è mai sentita e tutto questo evoca situazioni finniche e da grande Nord! Staremo a vedere!
Proprio per monitorare gli Uccelli che abitano le città, la nostra associazione ha deciso di prendere per esempio quanto fatto nella città di Udine durante questi mesi di restrizioni agli spostamenti sul territorio, lanciando un progetto Atlante degli Uccelli durante la stagione fredda e applica questa filosofia di pensiero a Milano e Torino.
Si tratta di due progetti atlante sugli Uccelli delle due metropoli, per Milano nel solco del progetto di citizen science GuardaMI, che mira a monitorare tutte le forme viventi in città e per Torino di un progetto atlante che sarà lanciato a partire già da questa primavera dal gruppo di Torino_birdwatching.
La nuova era in fatto di progetti atlanti degli Uccelli è rappresentata dall’impiego della geolocalizzazione per indicare con precisione un punto sulla mappa, cosa che permette di fare stime precise anche di densità: sul campo non si utilizzerà più il taccuino ma delle App: una di queste sarà quella di Ubird.
L’obiettivo è quello di capire come gli Uccelli si adattino al tessuto urbano, che è una frontiera molto interessante dal punto di vista dell’impatto delle trasformazioni ambientali sulla biologia degli Uccelli.
Torino aveva già svolto un progetto Atlante vent’anni fa (1989-1999) che aveva portato a identificare ben 90 specie di Uccelli, Milano ne aveva completato uno nel 1994 con 59 specie, ma sicuramente i nuovi progetti porteranno a nuove realtà… compresa magari l’aquila reale!