Entrerà in vigore domani, 4 novembre, l’accordo sul clima raggiunto lo scorso anno a Parigi. La ratifica da parte di 74 Paesi ha consentito, infatti, di raggiungere la soglia necessaria perché le strategie individuate contro il riscaldamento globale diventino legge.
«Si tratta di un momento storico – ha commentato il WWF in una nota – poiché a meno di un anno dalla COP21 il trattato si appresta a diventare operativo. Da parte nostra, ci auguriamo che questo sia il segno di una forte volontà politica di lavorare insieme per limitare la più grave minaccia per il Pianeta e per la stessa vita umana».
Dal 7 al 18 novembre prossimi, a Marrakech, si terrà dunque la prima riunione degli Stati che hanno ratificato l’accordo.
L’Italia non ha ancora ratificato
Durante il primo incontro, il nostro Paese siederà solo come osservatore. Il disegno di legge di ratifica, infatti, è stato approvato dal Consiglio dei Ministri solo il 4 ottobre e non ha ancora iniziato il suo iter alle Camere.
«Ci appelliamo ai Presidenti delle due Camere, Pietro Grasso e Laura Boldrini, perché l’iter abbia una corsia davvero veloce, consentendo all’Italia di sedere a pieno titolo alla riunione delle parti contraenti dell’accordo in cui si decidono le questioni inerenti la procedura e l’attuazione del trattato – ha aggiunto il WWF. Sarebbe davvero grave che una minaccia planetaria come quella del riscaldamento globale passasse in secondo piano rispetto agli appuntamenti politici italiani».
La ratifica è, però, solo un passo: occorre attuare una strategia di decarbonizzazione che permetta all’Italia di investite in forme energetiche maggiormente sostenibili.
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