Nome
Codone (Anas acuta)
Descrizione
Anatra di medie dimensioni. Il maschio adulto in abito ha le parti superiori grigie con sfumature fulve e marrone. Il capo è marrone scuro con una linea bianca appuntita che parte dai lati della nuca e allargandosi arriva a fondersi sul petto bianco. La coda è molto lunga ed appuntita e permette di distinguerla in volo da altre specie anche a una certa distanza. Le ali superiormente sono grigie con specchio alare bianco, scuro e fulvo-arancio. Il becco è azzurro e nero. Le femmine sono prevalentemente fulvo marrone.
Fenologia
In Italia il Codone è migratore e svernante, oltre che nidificante irregolare. Migratore a lungo raggio, vede la massima parte della popolazione distribuirsi in vasti areali di svernamento che comprendono ampie regioni dell’Africa sub-sahariana. In Europa le zone di svernamento più importanti sono rappresentate dal Regno Unito e dalle coste atlantiche nord-occidentali (Olanda, Belgio, Francia).
Habitat
Durante la nidificazione occupa principalmente aree continentali, con preferenza per ambienti acquatici con acque basse, aperte, generalmente eutrofiche, ovvero ricche di sostanze nutritive. D’inverno predilige ambienti costieri riparati.
Distribuzione
L’areale riproduttivo del Codone è compreso tra il 50° e il 70° parallelo N. La distribuzione appare continua in Russia e in Scandinavia, mentre diviene più frammentata procedendo verso sud-ovest. Sporadiche nidificazioni sono note per l’Europa meridionale (Penisola Iberica, Italia), mentre piccole popolazioni isolate sono presenti anche in Turchia e Nord Africa.
In Italia è nidificante occasionale, mentre in inverno il nostro Paese ospita una media di poco superiore ai 6.000 individui, concentrati in un numero relativamente basso di siti, tra i quali spicca per importanza la Laguna di Venezia. Frequenta soprattutto acque salmastre, come lagune costiere e saline, ma utilizza anche aree d’acqua dolce. Ove soggetti a disturbo, i gruppi si spostano frequentemente in mare.
Stato di conservazione
Le principali popolazioni europee, e in particolare quelle di Svezia, Finlandia e Russia, mostrano preoccupanti tendenze demografiche negative, contribuendo a far definire la specie quasi in declino. La specie è minacciata dalla perdita di zone umide nei quartieri riproduttivi e di svernamento.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
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