Un altro raro individuo di ibis eremita è caduto sotto al piombo dei cacciatori.
Luna – giovane ibis femmina del progetto LIFE+ “Reason for hope” – è stata trovata ferita in un prato di Caprino Veronese, in Veneto.
Il volatile, che dall’Austria stava raggiungendo la laguna di Orbetello per concludere la migrazione, è stato colpito alla zampa da un pallino. Il tempestivo intervento dei volontari della Lipu ha fatto sì che l’animale fosse recuperato ancora in vita, anche se le condizioni hanno da subito destato preoccupazione.
Luna è stata trasferita in una clinica veterinaria di Bolzano, dove sarà operata nei prossimi giorni con la speranza che possa in futuro tornare a volare.
Colpito il 30% degli ibis eremita
Il caso di Luna è il quinto registrato in poche settimane. Prima, i cacciatori avevano ucciso altri tre esemplari e ferito un quarto. Tutti ibis eremita facenti parte del progetto lanciato per reintrodurre nei cieli europei questo raro volatile, che manca dal nostro continente ormai da 4 secoli.
Un dato allarmante, dal momento che gli animali uccisi e feriti rappresentano il 30% dell’intera popolazione di ibis eremita che sta compiendo la migrazione.
Per questo, la Lega italiana protezione uccelli ha chiesto misure d’urgenza «Siamo di fronte a una situazione totalmente fuori controllo – ha dichiarato in merito il presidente Lipu Fulvio Mamone Capria -. Le cause di questa strage sono due: la strategia violenta e dolosa messa in atto da una parte del mondo dei cacciatori e l’impossibilità da parte dello Stato di farvi fronte con controlli, prevenzione e repressione. Chiediamo un intervento deciso da parte del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, visto che in Italia si abbattono quasi ogni giorno animali protetti».
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