La morsa del caldo pare essersi allentata negli ultimi giorni. Tuttavia resta alle spalle un’annata agricola senza precedenti; in cui alte temperature e siccità hanno impattato gravemente sui raccolti. Ma Coldiretti lancia un monito: non sempre il grande caldo viene per nuocere. Il riferimento è al fatto che con le temperature molto elevate, a scapito della quantità, si hanno raccolti contraddistinti da prodotti molto ricchi di sostanze nutritive. Poca frutta e poca verdura, ma con concentrazioni zuccherine e di altre sostanze organiche, più elevate del normale.
Più importanti la presenza di vitamine e antiossidanti, che contribuiscono a migliorare la salute opponendosi ai principali agenti patogeni. Si pensa alla vendemmia, con un po’ di ottimismo. Si tratterà infatti di un anno con una produzione vinicola scarsa, ma di qualità ottima. Buone prospettive anche per il grano che presenterà raccolti con alti tassi proteici, in virtù di una quasi totale assenza di attacchi fungini (direttamente proporzionali ai picchi delle colonnine di mercurio). E la frutta? I raccolti hanno già fatto parlare di sé; riferendosi a nettarine, susine, e pesche, molto più dolci del solito.
Annata da record
In effetti è stato un anno pesante in tutt’Italia; e non è ancora finita. Sono parecchie le località dove sono stati raggiunti i 40 gradi centigradi. In Puglia sono stati superati i 44°C, temperature che di solito riguardano i paesi nord africani. È prevista per i prossimi giorni un’ultima ondata di calore, che si farà sentire soprattutto in Sardegna, in Sicilia, ma anche nelle grandi città del nord come Bologna dove si prevedono temperature superiori ai 35°C. È la prova del surriscaldamento globale che interessa il mondo, e che provoca un allungamento dei periodi di grande caldo, ed eventi climatici estremi. L’estate sta finendo, cantavano i Righeira negli anni Ottanta, una canzone che ogni anno dovrà essere posticipata sempre di più.
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