Oltre sette tonnellate di zanne di avorio sono state sequestrate al porto di Hong Kong. Il materiale avrebbe fruttato ai commercianti circa 7 milioni di euro.
Si tratta della più grande confisca di questo animale, che supera il sequestro del 2002 di 7.138 tonnellate di avorio, avvenuto nel medesimo stato asiatico.
Avorio nascosto tra i pesci
Le zanne sono state trovate dentro a un cargo battente bandiera malese che aveva dichiarato di trasportare pesce congelato. Le autorità di Hong Kong, dopo un’accurata indagine, hanno scoperto che le zanne erano nascoste sotto i cartoni contenenti prodotti ittici.
«Per via del suo intenso traffico portuale, e a causa delle condanne relativamente blande in materia di reati contro la natura, Hong Kong è divento l’hub internazionale del commercio di avorio – ha detto Yannick Kuehl, dell’organizzazione Traffic, la rete di monitoraggio del commercio della fauna e della flora selvatiche -. Inoltre la posizione geografica, vicina ai maggiori importatori, fa del piccolo stato un punto di transito obbligatorio per questo tipo di commercio».
La domanda non è in calo
Il maxi sequestro del porto di Hong Kong dimostra come la domanda di avorio non sia affatto in calo. Secondo i dati diffusi dal Paese asiatico, dal 2014 al 2015 il commercio di manufatti in avorio destinati agli stati dell’Unione Europea è decuplicato, passando da 1.572 a 10.671 pezzi.
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