In un momento in cui la sicurezza alimentare e la conservazione degli ambienti marini sono più cruciali che mai, la sostenibilità può essere raggiunta attraverso l’impegno attivo e la responsabilità condivisa.
Ogyre, la startup italiana che utilizza il modello di fishing for litter per pulire gli oceani dai rifiuti con l’aiuto dei pescatori, accende i riflettori sul tema della pesca sostenibile utilizzando la propria community di pescatori per rispondere in maniera puntuale sull’argomento e presentando alcuni aspetti a cui porre particolare attenzione quando si tratta di pesca.
Ridurre gli sprechi e le catture accidentali
Il bycatch o pesca accidentale è una delle principali cause dello spopolamento dei mari, che provoca ogni anno lo spreco di circa il 40% del pescato e la cattura involontaria di diverse specie marine, molte delle quali a rischio estinzione. Ogyre incoraggia la sua rete di pescatori a utilizzare attrezzi da pesca selettivi, riducendo così le catture accidentali e proteggendo le specie non bersaglio.
Limitare la capacità di pesca
Una pesca responsabile dovrebbe adottare misure che regolano la quantità del pescato in modo da evitare lo sfruttamento eccessivo delle risorse. Ciò significa fissare limiti basati sulla capacità delle specie marine di riprodursi e mantenere una popolazione sana. Per questo Ogyre si impegna da sempre a garantire che le pratiche di pesca dei propri collaboratori siano orientate alla conservazione delle specie ittiche e degli ecosistemi marini.
Incentivare i consumatori verso scelte consapevoli e informate
Acquistare pesce locale e di stagione non solo riduce l’impatto ambientale legato al trasporto, ma supporta anche le economie locali favorendo la sostenibilità. Scegliere prodotti ittici certificati garantisce che il pesce sia stato pescato o allevato in modo sostenibile, rispettando gli standard ambientali e sociali. Infine, preferire la pesca artigianale a quella industriale aiuta a preservare le comunità locali e a mantenere le tradizioni.
Sostenere campagne con un impatto tangibile sull’ambiente
Ciò che fa davvero la differenza sono i progetti capaci non solo di lasciare un impatto tangibile sull’ambiente, ma anche di documentare in modo chiaro e incontrovertibile i risultati ottenuti. I lavoratori marittimi, supportati da Ogyre, recuperano i rifiuti in mare e li portano in un’area designata del porto dove vengono rendicontati digitalmente prima del riciclo, contribuendo non solo alla pulizia dei mari, ma anche alla creazione di un ambiente sostenibile.
Attualmente, Ogyre coinvolge 50 pescatori tra Italia, Brasile e Indonesia, con una media stimata di 15mila kg di rifiuti raccolti ogni mese.
«In un momento in cui la sicurezza alimentare e la conservazione degli ambienti marini sono più cruciali che mai, continueremo a lavorare instancabilmente per promuovere una pesca sostenibile e un ambiente marino più pulito per tutti» commenta Antonio Augeri, co-founder di Ogyre.
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