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Con questo post di informazioni utili si conclude il viaggio tra i deserti della Namibia in compagnia di Francesco Tomasinelli, naturalista e fotografo, inviato speciale de La Rivista della NATURA.
testi e foto di Francesco Tomasinelli
Per chi
La Namibia è uno degli stati africani più “facili” per chi è alla prima esperienza del Continente. Il paesaggio è magnificamente conservato, merito di una densità di popolazione tra le più basse del Pianeta (2 milioni di persone in un Paese grande come la Francia) e di una volontà precisa del governo di investire sulla conservazione. Per questa ragione, è l’ideale per gli appassionati di natura, deserti e fotografia che qui potranno imbattersi in una serie di animali e piante esclusivi godendo di paesaggi straordinari e di grandi spazi.
La durata
Con una decina di giorni si possono esplorare alcuni dei luoghi più emblematici del Namib, cominciando dalla regione di Aus, con le sue formazioni di granito che si sollevano dalla savana e la sua popolazione di cavalli selvatici. Si può visitare il suggestivo sistema dunale di Soussousvlei, per poi proseguire verso la città costiera di Walvis Bay, dove si trovano immense concentrazioni di fenicotteri. La vicina Swakopmund, con la sua architettura tedesca coloniale è, invece, il punto di partenza ideale per esplorare il Dorob National Park e provare l’esperienza del “Living Desert Tour”, per poi portarsi verso l’area montana di Brandberg, con le sue rocce di colore rosso-bruno, passando per la Skeleton Coast. Con qualche giorno in più si può raggiungere all’Etosha National Park, posizionato più a Nord, dove incontrare la grande fauna africana e visitare qualche riserva privata come Grootberg, Naankuse o Erindi.
La stagione migliore
È meglio visitare la Namibia tra marzo e ottobre, quando le temperature sono più confortevoli. In inverno (giugno-agosto) di notte e la mattina presto può essere molto freddo. Per la fauna minore e le piante, la stagione ideale va da marzo a giugno, ma si fanno molte osservazioni interessanti anche nel resto dell’anno perché nel Namib le piogge sono minime e spesso si concentrano nei mesi di febbraio e marzo.
Come arrivare
Si atterra a Windohek, la capitale, e ci si sposta con mezzi affittati sul posto, che possono essere condotti da una guida o dagli stessi viaggiatori. Le strade sono quasi sempre in buone condizioni e in parte asfaltate, e un mezzo 4×4 è raramente necessario nei giri classici.
A chi rivolgersi
Si vola con Air Namibia, South African Airways, TAAG, British Airways. Un’ottima guida locale è Phillip Conradie:
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