Il fisico italiano Cristiano Galbiati è l’ideatore del progetto MVM (Milano Ventilatore Meccanico) che prevede la produzione in larga scala e in tempi molto ridotti di un ventilatore meccanico semplificato con cui curare i pazienti affetti da Coronavirus.
Il progetto è aderente alle linee guida nazionali per lo sviluppo rapido di ventilatori con componenti standard già disponibili e richiede solo l’utilizzo di ossigeno compresso o aria compressa ed energia elettrica.
L’unità di controllo e monitoraggio MVM può essere connessa e collegata in rete tramite WiFi in modo che non risultano necessarie ulteriori connessioni elettriche, oltre a quella dell’alimentazione.
Lotta contro il tempo
L’iniziativa ha coinvolto numerose realtà scientifiche a livello mondiale. Lo scopo, infatti è quello di poter realizzare in tempi brevi apparecchi adatti all’utilizzo, in questo momento di grande crisi pandemica, che attualmente non sono disponibili in quantità sufficienti.
I migliori cervelli del mondo a servizio del progetto
Il progetto MVM, sovvenzionato inizialmente da un gruppo di privati, è stato lanciato pubblicamente pochi giorni fa e prevedeva un’azione di raccolta fondi di almeno 20.000 Euro per poter cominciare a realizzare e testare il primo prototipo.
Nell’intervista rilasciata da Galbiati all’agenzia Ansa, il fisico spiega: “il test consiste nell’assemblare il circuito semplificato, due guardie idrauliche e due valvole che si aggiungono a pezzi già disponibili nel campo delle forniture tipiche per sistemi anestetici, insieme a una centralina di controllo, cuore del sistema, e strumenti di misura del flusso. La parte cruciale è il software. Mettiamo in rete i migliori ricercatori di fisica delle particelle, superando ogni barriera”.
Il fisico Cristiano Galbiati conclude determinato e ottimista: “Se il virus viaggia in prima classe alla velocità subsonica di un aereo, la ricerca internazionale viaggia alla velocità della luce tramite le fibre di internet, e vinceremo noi.”
Galbiati, inoltre, ha deciso di non brevettare il ventilatore perché possa essere a disposizione di tutti nel mondo e a bassi costi.
Chi partecipa al Progetto MVM
Princeton University; Laboratori Nazionali del Gran Sasso Infn; Museo della fisica e Centro studi e Ricerche ‘Enrico Fermi’; Gran Sasso Science Institute (Gssi) L’Aquila. Le sezioni Infn di Cagliari, Roma, Napoli, Bologna, Genova. L’Università La Sapienza di Roma; Cnr Stiima Milano; Università ‘Federico II’ di Napoli. APC Université Paris Diderot, CNRS/IN2P3, CEA/Irfu, Obs de Paris, USPC Parigi;Fermi National Accelerator Laboratory, Batavia (Usa). Queen’s University, Kingston, Canada; Az Pneumatica Srl. di Misinto (Monza e Brianza); University of California, Los Angeles.
La raccolta fondi
I fondi vengono raccolti dalla Fondazione Aria che ha sede presso l’Università di Cagliari.
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Per leggere l’intervista completa a Cristiano Galbiati, andare a questo link
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