Nome
Corriere piccolo (Charadrius dubius)
Descrizione
Piccolo Caradriforme che, a dispetto della livrea (bruno- chiara sul dorso), è molto mimetico se posato ed immobile sul terreno. Molto noto è il suo comportamento per difendere il nido da eventuali predatori: l’adulto si allontana per attirare su di sé l’attenzione, battendo goffamente le ali come se fosse ferito e facendosi seguire; una volta allontanato il predatore, torna rapidamente verso il nido.
Fenologia
Specie a corologia paleartico-orientale.
Habitat
Nidifica su substrati sassosi e sassoso-ghiaiosi, soprattutto in ambienti aperti dell’interno (primariamente greti e isole fluviali e lacustri, ma anche cave di sabbia e di ghiaia, depositi di inerti, sbancamenti stradali ecc), ma anche costieri (lagune, saline, distese di fango, dune, litorali bassi, aree portuali, ecc); localmente in risaie, ambienti urbani e in bacini artificiali montani.
Distribuzione
L’areale di nidificazione si estende dalle coste atlantiche dell’Europa e Africa settentrionale al Giappone, indicativamente al di sotto del 60° parallelo Nord. Le popolazioni del Paleartico occidentale (C. d. curonicus) svernano principalmente a sud del Sahara; alcuni siti del Mediterraneo sono interessati da ridotte presenze invernali della specie.
La popolazione italiana viene stimata in 2.300-4.000 coppie.
Stato di conservazione
Il Corriere piccolo ha uno stato di conservazione favorevole a livello europeo (BirdLife International 2004). Nonostante la specie sia particolarmente adattabile e in grado di colonizzare ambienti antropizzati e degradati, il successo della nidificazione in habitat di tale natura risulta particolarmente incerto, essendo le deposizioni vulnerabili nei confronti delle attività antropiche. Le nidificazioni risultano inoltre vulnerabili alle variazioni del livello delle acque, che si verificano spesso in corrispondenza dei ghiareti dei fiumi o delle sponde lacustri, nonché alla predazione naturale, alla ricrescita della vegetazione e all’erosione delle coste.
di Fabio Casale, Fondazione Lombardia per l’Ambiente
Supervisione scientifica: Giuseppe Bogliani, Università degli Studi di Pavia
tratto da:
Casale F., 2015. Atlante degli Uccelli del Parco Lombardo della Valle del Ticino.
Parco Lombardo della Valle del Ticino e Fondazione Lombardia per l’Ambiente.
Foto: Antonello Turri
Il volume è:
– richiedibile qui: fauna@parcoticino.it
– scaricabile qui: https://ente.parcoticino.it/wp-content/uploads/2016/12/Atlante_Uccelli_Ticino.pdf
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