Passeggiando lungo la spiaggia oppure a bordo di una nave può capitare di imbattersi in una tartaruga marina ferita. Come fare per salvare la vita dell’animale? Il WWF ha stilato una serie di consigli pratici, semplici, ma allo stesso tempo importanti per la salvaguardia di questi animali.
Raccogliere informazioni
Nel caso in cui si trovi una tartaruga marina ferita, il primo passo da compiere è quello di raccogliere il maggior numero di informazioni, da trasmettere poi ai volontari del WWF.
Innanzitutto è bene annotare la data e il luogo del ritrovamento. È importante anche segnalare lo stato di salute dell’animale, se è vivo, ferito, oppure morto. Nel caso di ferite evidenti vanno segnalate, così come l’eventuale presenza di targhette di identificazione. Le dimensioni della tartaruga sono una dato importante: per convenzione si utilizza la lunghezza in linea curva del carapace, dal centro del punto di contatto tra carapace e collo al più sporgente degli ultimi due scudi del carapace, vale a dire quelli sopra la coda.
Maneggiare una tartaruga marina può essere rischioso, fatelo solo se sapete come comportarvi. Infine, in situazioni come queste una foto digitale dell’animale ferito può rivelarsi preziosa.
I consigli per i pescatori
Se la tartaruga rimane impigliata in una rete a strascico, il primo accorgimento deve essere quello di non rimettere in mare un animale debole. È bene lasciare riposare qualche ora la tartaruga sul ponte, all’asciutto e all’ombra e con la parte posteriore rialzata: è possibile che la tartaruga sia in questo stato a causa della prolungata apnea e che in questo modo si riprenda. In ogni caso bisogna liberare l’animale prima di rientrare in porto, a meno di non essere già in contatto con un centro di recupero.
Se la tartaruga dovesse restare impigliata nel palamito è importante ricordarsi di non issare a bordo la tartaruga tirando il bracciolo: il peso del suo corpo sull’amo potrebbe incrementare le lesioni interne.
Inoltre, bisogna cercare di tagliare il bracciolo il più vicino possibile alla bocca, dal momento che spesso viene ingerito e provoca fatali ostruzioni intestinali.
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