Il cuculo ha usurpato il nido del cannareccione. Questo straordinario opportunista ha l’abitudine di affidare ad altri uccelli la cova e l’allevamento della sua prole e nelle zone umide sono soprattutto cannaiole e cannareccioni a pagare questo gravoso tributo. Tutti gli anni in un largo canale della pianura, costeggiato da un fitto canneto, osservo l’arrivo di molti passeriformi di palude e mi diverto, soprattutto con i cannareccioni, a fotografarli quando salgono sulle cime più alte delle canne per cantare e delimitare il loro territorio. Nel periodo dei nidi non è difficile scorgerli con l’imbeccata e di conseguenza scoprire dove hanno nidificato, così ogni tanto la curiosità mi spinge a dare un’occhiata all’interno delle canne. In un nido di cannareccione parassitato tenuto sotto osservazione (quello nella foto) ho notato che genitori adottivi si dimostravano comunque molto attenti al figliastro e oltre ad imbeccarlo provvedevano alla pulizia del nido raccogliendo le sacche fecali per trasportarle lontano. Il cannareccione, come pure il cuculo, è un uccello insettivoro e finora avevo sempre osservato imbeccate a base d’insetti. Rimasi sorpreso quando, per tutta la mattina, una coppia di cannareccioni portò al pulcino minuscoli pesciolini.
I giorni seguenti notai che era ripresa la dieta insettivora con larve e insetti adulti. Il cuculo crebbe poi in pochissimi giorni e abbandonò il nido che non lo conteneva più, facendosi imbeccare dai genitori adottivi fino all’involo.
Per fotografare ho approfittato del fatto che il nido era al limitare delle canne e non al suo interno, consentendomi di sistemare un capanno mimetico smontabile a ridosso di una grossa balla di fieno lasciata al margine del campo che costeggia il canale.
Come è stata scattata la foto
Ho usato una fotocamera Nikon D500; obiettivo Nikkor 300 mm f/2,8; 2 flash Nikon SB800. Dati ripresa: f/14; 1/250 sec.; 200 ISO
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