Con questa foto non voglio certo incrementare la fotografia ai nidi, poiché i pericoli per nuocere in questi casi sono davvero tanti.
Una coppia di fratini aveva nidificato in un tratto di spiaggia incolta in una zona del delta del Po, in un contesto dove potevo azzardare qualche scatto senza disturbare. Dalla fotografia non traspare l’ambiente come in realtà era: sporco e pieno di rifiuti. Proprio uno di questi rifiuti mi consentì lo scatto che vado a raccontare. Ho individuato facilmente dove il fratino si recava a covare, perché, da lontano e con il binocolo, ho assistito ad un cambio di cova della coppia. Ebbene il nido era proprio nei pressi di una logora cassetta da frutta, portata a secco probabilmente da una mareggiata. Mi venne l’idea di collocare la reflex all’interno della cassetta e azionarla a distanza tramite un radiocomando, promettendomi di togliere immediatamente l’attrezzatura nel caso il fratino avesse dimostrato reticenza a ritornare al nido.
Sistemai la fotocamera in pochi attimi tra le assi della cassetta e mi allontanai velocemente. Ebbene, non feci nemmeno in tempo ad arrivare nel punto in cui mi ero prefissato di nascondermi (una cinquantina di metri di distanza) che con il binocolo mi accorsi che il fratino era già in cova. Attesi comunque parecchi minuti per dare modo al limicolo di tranquillizzarsi ulteriormente, poi pigiai sul pulsante del telecomando. Lo scatto silenzioso della Nikon e il nascondiglio validissimo mi permisero di immortalare il fratino senza che questi si rendesse conto di essere ripreso. Non esagererai con gli scatti e nemmeno con il tempo e, infatti, mezz’ora dopo ero già sulla via del ritorno, con pochi scatti sulla scheda ma con parecchia emozione nel cuore. Ho scattato con Nikon D3s appoggiata direttamente all’interno della cassetta rotta e obiettivo 24-70 f/2,8. Dati di scatto: 1/500 sec a f/19 e ISO 400. Radiocomando “cinese” acquistato sul web a pochi euro.
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