Il fratino è tornato a popolare le spiagge d’Abruzzo. E si tratta di un’ottima notizia, dal momento che la presenza del piccolo uccello trampoliere è indice di buona salute di quell’ecosistema
Ritorno al mare
Se il fratino è potuto tornare sulle spiagge è anche grazie al Progetto Salvafratino, nato alcuni anni fa dalla collaborazione tra il WWF Abruzzo e l’Area Marina Protetta della Torre del Cerrano. Un progetto che al centro mette anche la sensibilizzazione delle persone. A partire dal mese di febbraio, infatti, il WWF ha inviato a tutti i comuni costieri d’Abruzzo una breve guida con semplici suggerimenti per la tutela di questo uccello, con indicazioni che vanno dalla pulizia dell’arenile alla realizzazione di aree dedicate alla sua tutela. Protezione che peraltro riveste anche un’importanza turistica, dal momento che la conservazione del fratino nella zona è inclusa tra i criteri di assegnazione della Bandiera Blu.
A caccia di volontari
Per proteggere il fratino servono però volontari che mettano in atto il protocollo del progetto. Per questo i primi incontri sono stati già organizzati.
Per chi volesse prendere parte al progetto, il WWF ha in calendario altri due appuntamenti: domenica 29 aprile, alle ore 10, presso il Lido Punto Verde in via Nazionale Adriatica a Ortona, e sabato 5 maggio, alle ore 10, presso la Terrazza Hotel Sabrina in via Grecale a Marina di Vasto.
Popolazione in calo
La popolazione di fratino è in costante diminuzione in tutta Europa, nonostante questa specie sia tutelata da convenzioni internazionali, direttive comunitarie e leggi nazionali. Tra le minacce maggiori per il piccolo uccello ci sono la cementificazione della costa, le operazioni meccaniche di pulizia delle spiagge che finiscono per distruggere i nidi, la presenza di cani e gatti vaganti e, infine, e quella di predatori naturali come le cornacchie che mangiano le uova deposte.
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