La presenza sulle spiagge del fratino (Charadrius alexandrinus) è chiaro indice di buona salute di quell’ecosistema. Purtroppo, in soli 10 anni, la presenza di questo piccolo uccello è calata del 50%. Un dato impressionate che ne fa l’animale maggiormente a rischio di estinzione del nostro Paese.
In Italia, si calcola che le coppie di fratino siano 1.370 – 1.640 mentre, secondo le stime più recenti, l’intera popolazione europea ammonterebbe a 21.500 – 34.800 coppie.
Un tipo da spiaggia
Per cercare di salvare il fratino dall’estinzione certa è scesa in campo anche la Lega Italiana Protezione Uccelli.
L’obiettivo è quello di sensibilizzare i sindaci dei comuni costieri alla tutela di questa specie.
Il fratino, infatti, vive e nidifica sulle spiagge. La sua livrea grigia, “progettata” per confondere questo uccello tra la sabbia, non ne facilita l’individuazione e, dunque, la tutela. Gli esemplari più giovani, inoltre, sono privi di quelle macchie più scure sul dorso che caratterizzano gli adulti e questo li rende ancora maggiormente vulnerabili.
Le regole per tutelare il fratino
«La stagione della nidificazione parte a marzo e si conclude in piena stagione turistica, ad agosto, per cui la tutela va pianificata fin da ora – ha ribadito la Lipu nella missiva inviata ai primi cittadini dei comuni interessati –. La pulizia meccanica della spiaggia, movimentando la sabbia, fa un doppio danno, dal momento che elimina i ripari utili a pulcini e adulti per difendersi dai predatori naturali e rimuove gli organismi di cui questi uccelli si nutrono, lasciandoli senza cibo. Durante il periodo di nidificazione, poi, i mezzi meccanici colpiscono direttamente, e in modo letale, i piccoli fratini».
Per proteggere questo piccolo limicolo nidificante la Lipu ha indicato alcune regole da seguire. Innanzitutto, è fondamentale abbandonare la pulizia meccanica delle spiagge a favore di quella manuale, anche al fine di non rimuovere completamente il materiale spiaggiato, che i fratini utilizzano come riparo. I nidi, poi, vanno protetti in maniera adeguata ed è necessario che la presenza di cani liberi venga vietata nelle spiagge dove il fratino è stato visto nidificare.
Infine, è importante sensibilizzare i turisti. Perché salvare il fratino significa anche valorizzare un turismo diverso e maggiormente rispettoso.
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