A volte il punto di vista migliore per realizzare la nostra immagine non è esattamente a portata di mano, o comodo, o semplice.
A volte è utile conoscere e applicare tecniche appartenenti a specialità che nulla hanno a che vedere con la fotografia.
In questo caso specifico, realizzare la foto del giovane rondone che fa capolino dal nido è stato relativamente semplice, almeno per chi frequenta un minimo la verticalità della montagna.
Ho impiegato un imbraco da arrampicata, uno spezzone di corda fissato a una colonna della torre rondonaia, un discensore per scendere sulla corda e due bloccanti da speleologia per risalire su di essa.
Ovviamente, anche un po’ di pazienza e assenza di vertigini sono necessarie. In questo modo raggiungere il punto di ripresa ideale non è stato difficile.
Nel portabagagli della mia auto ho sempre una sacca con uno spezzone di corda, imbraco, bloccanti, un casco con torcia frontale… una maschera da immersioni e una muta sottile, una scaletta per alzare il punto di ripresa. Non si sa mai durante un lavoro fotografico cosa possa servire.
Fabio Liverani, fotografo
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