Quello di Natale è il periodo dell’anno più critico per la lotta ai furti di ostriche. E in Francia – il paese con la più importante produzione d’Europa – hanno messo in campo tecniche degne di uno scenario di guerra per proteggere il prelibato mollusco.
I gendarmi che controllano gli allevamenti del nord del Paese, dove si concentra un terzo della produzione nazionale, girano con visori notturni, coadiuvati dall’alto dai droni. Perché in Francia il fenomeno del furto di ostriche è estremamente diffuso e, per i piccoli produttori, può portare anche alla chiusura dell’attività.
GPS per stanare i ladri
Intanto, per cercare di stanare i ladri sono state studiate sofisticate strategie. I produttori hanno cominciato a inserire tra le conchiglie trasmettitori GPS a forma di ostrica con l’obiettivo di riuscire a localizzare e rintracciare il bottino rubato. E non si tratta di numeri da poco quelli che girano intorno al fenomeno del furto di ostriche: nel 2011 sono state sottratte ben 40 tonnellate di molluschi, 17,5 lo scorso anno e, per quello in corso, sono già 13 le tonnellate sparite.
Il sigillo di qualità impresso sul guscio
Ma non solo: Gillardeau, uno dei maggiori produttori, ha studiato un metodo per incidere con il laser sul guscio della conchiglia la lettera «G»; la scelta è stata presa non solo per contrastare la contraffazione del prodotto ma anche per segnalare alle pescherie la reale provenienza.
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