Se il vivido colore del piumaggio degli uccelli non sbiadisce nel corso della loro vita è merito della nanostruttura delle loro piume.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature Scientific Reports, è stato condotto da ricercatori dell’università britannica di Sheffield, che hanno preso in analisi il piumaggio della ghiandaia (Garrulus glandarius).
I colori del piumaggio di questo uccello variano dal bianco al nero, passando per il blu e il marrone. Analizzando le piume al microscopio, è emerso che la differente pigmentazione è dovuta alla struttura della cheratina di cui sono fatte le piume.
La superficie delle piume, infatti, non è uniforme e liscia ma composta da tanti piccoli forellini. Quello che ne deriva è che, laddove i forellini sono più frequenti, il colore del piumaggio è più chiaro mentre ad una struttura di cheratina più densa corrispondono anche toni più intensi e brillanti.
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