Battezzato Max, il gigante buono. È un dinosauro scoperto negli Stati Uniti, nel bacino di Bighorn, nel Wyoming. Un parente dell’apatosauro, ma con le gambe più massicce. Caratterizzato da un lungo collo (fino a nove metri) e la coda usata come frusta (trenta metri di lunghezza), pesava almeno quindici tonnellate; e vagabondava per la Terra 150 milioni di anni fa. La specie: Galeamopus pabsti.
I resti individuati dagli studiosi dell’Università di Torino, apparterrebbero a un esemplare giovane, appena giunto alla fase di maturazione sessuale. Con denti robusti che spiegherebbero la sua attitudine a triturare qualunque tipo di vegetale. Le ossa mostrano segni di morsi, dovuti probabilmente all’azione di altri dinosauri dopo la morte dell’animale.
Gli altri
Non è l’unico animale appartenente a questo genere. C’è anche il Galeamopus hayi, risalente a 155 milioni di anni fa. Entrambi fanno parte del grande raggruppamento tassonomico dei diplodocidi; un gruppo di sauropodi includente anche i supersauri, che raggiungevano i 34 metri di altezza. Erano tutti contrassegnati da una lunga e robusta coda, che serviva anche come “bilanciere”, per sostenere il collo; e da un piccolo cranio.
Chi sono i diplodocidi
I diplodocidi prosperarono nel Giurassico e abitarono le terre nordamericane e africane. All’epoca i continenti non erano come oggi, ma divisi in due grandi masse: Laurasia e Gondwana. Erano separati dal Mar della Tetide e quando cominciarono a dividersi crearono i presupposti per la nascita delle più recenti catene montuose.
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