Quando dieci anni fa, durante un’intervista, il presidente onorario del Wwf Fulco Pratesi spiegò che un bagno ogni 10 giorni è più che sufficiente, la notizia fece un certo scalpore. Niente a che vedere, tuttavia, con le abitudini dello scrittore Mauro Corona che ha dichiarato di lavarsi non più di una volta al mese e di cambiare la propria biancheria ogni 2-3 settimane. Ora, però, quelle che potevano sembrare delle bizzarrie isolate stanno prendendo sempre più piede tanto che negli USA è diventata una vera e propria tendenza, con tanto di nome: unwashed. Brad Pitt, Johnny Depp e Russel Crowe sono solo alcune delle celeb che hanno detto addio alle docce quotidiane.
«In passato c’è chi mi ha preso in giro per la mia scelta di lavarmi poco, ma in questi anni tanti mi hanno scritto per farmi i complimenti e dirmi che ho ragione – ha detto Pratesi al Corriere della Sera –. Se sei sano e vivi una vita semplice qualche doccia in meno non è un problema»
Ritorno al passato
Ai più questa inversione di tendenza sembrerà un ritorno ai tempi andati, eppure non bisogna andare troppo indietro negli anni. Il rito della doccia quotidiana è un’abitudine recente – solo pochi decenni fa ci si concedeva un bagno solo di sabato – e dettata dagli stili di vita moderni.
Tra ambientalismo e salute
Secondo i portabandiera di questo movimento, lavarsi meno avrebbe numerosi effetti positivi. Innanzitutto sull’ambiente, dal momento che una doccia della durata di 10 minuti consuma mediamente 50 litri d’acqua. Che, moltiplicati per i 365 giorni dell’anno, fanno ben 18.250 litri a testa solo per la pulizia del corpo.
L’abitudine di lavarsi meno ha trovato anche il plauso di alcuni dermatologi, che indicano come lavaggi frequenti e l’uso massiccio di prodotti chimici danneggerebbero la pelle, esponendola a irritazioni.
Il film idrolipidico che ricopre il nostro organo più grande ha una funzione ben precisa, quella di tenere naturalmente idratata la pelle, e i bagni troppo frequenti avrebbero la sola conseguenza di danneggiarlo.
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1 Commento
Silvio Pupin
3 Mag 2017 a 17:46Il ciclo dell’acqua ( pioggia – fiumi ed acque sotterranee – mare (sole) – evaporazione e nuvole ) quanto è influenzato dall’uso dell’acqua nella doccia ? Se compariamo tale uso all’uso : industriale (massiccio ed inquinante e spesso non depurato ) agli allevamenti ( maiali etc sempre inquinanti in modo grave – depuratori ? )(poi ci lamentiamo giustamente delle) perdite negli acquedotti (gestione pubblica approssimativa ) etc
penso quindi che l’incidenza delle docce umane magari usando solo lo shampo ( per limitare un poco i saponi : che bravi ! ottima idea ) sia una percentuale irrisoria . Lavoravo in un’industria che usava molta acqua di lavaggio e conosco quanta acqua veniva utilizzata e devo dire che ci sono industrie che ne uasno di più . Pensiamo poi al raffreddamento delle centrali elettriche a carbone ed a gas ( vedi Enel Marghera : io sono un elettrotecnico e l’ho visitata all’interno Marghera ) costruite vicino al mare proprio per un uso massiccio di acqua. Siamo sempre a fustigarci per delle briciole non avendo chiaro nella società industriale quali enormi sprechi si facciano e non solo di acqua ! I risparmi li devono mettere in atto le industrie – le centrali elettriche gli allevamenti intensivi etc etc etc e noi dovremmo portare l’attenzione su queste attività che hanno grossi margini di miglioramento ! ( se faccio una camminata magari in montagna che faccio ? )