Mancavano da tanto tempo, dal 1800 per l’esattezza, ma ora i lupi sono tornati in Danimarca.
Ambientalisti felici, allevatori e cacciatori no. Ormai siamo così abituati a questi ruoli che ci sembrano quasi normali, invece questa è una buona notizia per tutti.
I lupi, cinque esemplari fra cui una femmina, sono arrivati dalla Germania percorrendo almeno 500 Km. Lo sterminio per mano dei cacciatori aveva eliminato i predatori dalla Danimarca ormai due secoli fa. All’inizio di quella incredibile e veloce espansione dell’uomo che ha sottratto una gran quantità di spazio e risorse agli habitat naturali.
Negli ultimi anni però, dopo molti sforzi, in Europa sembra iniziato un trend diverso che sta portando numerose specie a ripopolare zone e paesi dai quali mancavano da molto. La quantità di suolo coperto da foreste è in espansione e questo sicuramente ha un ruolo positivo nelle connessioni fra habitat.
In questo modo aumenta la possibilità di spostamento, specialmente degli animali più grandi, quelli che più di tutti hanno subito le continue pressioni dell’uomo e la mancanza di spazio.
A questo punto, mentre la natura torna lentamente al suo posto, c’è un grande lavoro di sensibilizzazione necessario per garantire che il trend non si interrompa. In Danimarca ad esempio, le preoccupazioni non sono poche. Il ritorno del lupo genererà senz’altro quell’allarmismo ingiustificato tipico dei predatori ai quali l’uomo si disabitua in fretta.
Nella vicina Svezia ad esempio, il dibattito sulla possibilità di abbattere i lupi è sempre accesissimo. Come d’altra parte anche qui in Italia si cerca di ottenere un via libera che sarebbe semplicemente un “contentino” per cacciatori e allevatori, un’azione inutile ai fini pratici.
Ma senza lasciarsi andare a quel pessimismo che troppo spesso è inevitabile per chi parla di ambiente, la notizia è positiva: i lupi sono di nuovo in Danimarca.
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