Nelle terre delle risaie c’è da sempre un fortissimo legame tra gli uccelli e la coltivazione del riso con la tecnica tradizionale della “semina del riso in sommersione”, che crea i tipici paesaggi riconosciuti e ricordati dalle popolazioni del luogo come “il mare a quadretti”, descritto anche come “mosaico di specchi” da Sebastiano Vassalli, scrittore vincitore del Premio Strega nel 1990.
Fino al prossimo 1° aprile, al Centro Parco della ex Dogana di Lonate Pozzolo (VA) del Parco del Ticino è aperta al pubblico la mostra fotografica “Terra e Acqua, Equilibrio, Uomo e Natura” di Giovanni Battista Colli.
Questa racconta il paesaggio agricolo che ha caratterizzato diversi secoli di risicoltura in Lombardia e Piemonte, ma che è purtroppo ormai quasi scomparso. Oggi, infatti, il 70-80% delle terre risicole è seminato in “asciutta”.
Le foto esposte sono state scattate dal 2019 al 2023 dall’autore tra Vigevano, Cassolnovo e Mortara, una delle ultime aree dove ancora oggi possiamo trovare in primavera le risaie sommerse dall’acqua.
Da altre parti il “mare a quadretti” non c’è quasi più e quelle che erano delle vere e proprie aree umide seminaturali, dove insetti, rane e uccelli vivevano in un equilibrio secolare, si sono trasformate in una distesa di polvere e desolazione.
Area di transito per una miriade di uccelli
La tecnica tradizionale della risaia seminata in sommersione negli anni ’90 si era meritata in Lomellina il riconoscimento europeo di Zona Protezione Speciale (ZPS), grazie alla capacità di richiamare e ospitare una miriade di uccelli di tantissime specie che ogni anno in primavera affrontano il loro lungo e faticoso viaggio dall’Africa fino al Nord Europa, passando dalla nostra pianura padana. Oggi la risaia seminata in asciutta è una “trappola ecologica” per insetti acquatici e anfibi e quindi un luogo non più accogliente per gli uccelli in migrazione.
L’impatto sulle riserve idriche
L’abbandono della semina del riso in sommersione in primavera contribuisce all’abbassamento della falda freatica superficiale in tutta la pianura risicola piemontese e lombarda, con pesanti ripercussioni sull’intera produzione agricola di pianura. Nascondendosi dietro un apparente risparmio d’acqua, la semina del riso in asciutta è infatti uno spreco, poiché trascura l’acqua che scorre nei canali irrigui in primavera, senza immagazzinarla e lasciandola scorrere inutilizzata verso il mare.
“Terra e Acqua. Equilibrio uomo e natura”
di Giovanni Battista Colli
Centro Parco della ex Dogana Austroungarica, via del Gregge snc, Tornavento, Lonate Pozzolo (VA)
- fino al 1 aprile, sabato e domenica dalle ore 10 alle 18
Natura in mostra
Fanno conoscere e amare gli ambienti magici del Varesotto le foto raccolte nella mostra di Armando Bottelli, che espone le sue opere nella mostra aperta fino al 3 marzo prossimo a Villa Borghi di Biandronno (VA).
“Natura in mostra” raccoglie foto suggestive di un autore che, attraverso la sua sensibilità e la tecnica fotografica, celebra il suo amore per la natura.
La mostra ripercorre i territori dei tre Parchi regionali della Provincia di Varese seguendo l’importante corridoio ecologico dell’area MAB-UNESCO.
L’area custodisce un patrimonio culturale e paesaggistico unico, in una cornice di ecosistemi naturali. Immagini di fauna e flora che si scompongono in attimi di luce e di riflessi per ricrearsi attraverso una sorta di sublimazione dei soggetti, raccontando la peculiare biodiversità di questo incredibile corridoio naturale.
“Natura in mostra”
di Armando Bottelli
Villa Borghi, via G. Garibaldi 1, Biandronno (VA)
- sabato 24 febbraio: dalle 14 alle18
- domenica 25 febbraio: dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle18
- sabato 2 marzo: dalle 14 alle18
- domenica 3 marzo: dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle18
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