Per fortuna c’è ancora molto da esplorare, lo dimostra la recente scoperta del “topo naso di maiale”, un ratto che appartiene a una specie e addirittura a un genere mai visti prima.
La scoperta, avvenuta nell’isola di Sulawesi in Indonesia, è stata pubblicata in copertina sul Journal of Mammology ed è merito di Jake Esselstyn (dell’Università della Lousiana) e del suo team.
Nella seconda mattina di una delle loro spedizioni sull’isola, nel 2013, Jake e il suo collega Kevin Rowe hanno trovato in due trappole differenti due esemplari che non riuscivano ad identificare.
“Non avevamo mai visto nulla del genere. Era chiaramente una nuova specie […]” ha raccontato Esselstyn.
Hyorhinomys stuempkei, così è stato chiamato, è simile a un grosso toporagno ma con un naso largo, piatto e rosa e dei grossi incisivi inferiori bianchi. È lungo tra i 30 e i 40 cm e ha delle zampe posteriori molto forti.
Il topo naso di maiale si nutre di lombrichi e larve di scarabeo, non ha bisogno di masticare molto, infatti ha una particolare conformazione della mascella che indica dei muscoli masticatori deboli, caratteristica unica nei roditori.
Le enormi differenze con gli altri roditori hanno portato Esselstyn e la sua equipe a descrivere un nuovo genere per il topo naso di maiale, e si tratta del terzo nuovo genere che gli stessi scienziati hanno scoperto su Sulawesi dal 2012 oggi.
L’isola di Sulawesi e il Borneo in generale, come l’Himalaya, costituiscono una delle zone che stanno regalando il maggior numero di nuove specie scoperte.
Ma non sempre le nuove specie sono totalmente sconosciute all’uomo. Nel 2014 Jake Esselstyn e compagnia hanno “scoperto” Waiomys mamasae il topo d’acqua di Sulawesi, un animale che in realtà era già ben conosciuto agli indigeni, che anzi lo consideravano un talismano contro gli incendi.
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