Quando la morsa del freddo soffoca la maggior parte delle piante, facendole virare al bruno, le foglie dell’edera (Hedera helyx) conservano il loro intenso verde scuro, costituendo spesso una delle poche note di colore. Rampicante e tappezzante per eccellenza, in condizioni ideali riesce a conquistare le cime degli alberi più grandi, come querce e faggi, spingendosi fino a venti metri di altezza.
Una curiosità: le sue bacche nere, ma anche i suoi rami e le sue foglie sono tossici, ma hanno anche proprietà antireumatiche e antinevralgiche.
DOVE E QUANDO
L’edera è presenta in tutta Italia, nei boschi come in parchi e giardini, soprattutto nella fascia temperata. Nelle regioni più calde si trova più facilmente in quota e nei boschi ombrosi di latifoglie.
Tratto da La Rivista della Natura 6/2013
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