Il numero di elefanti delle foreste (Loxodonta cyclotis) – specie endemica dell’Africa Centrale e già classificata dall’Iucn come “Vulnerabile” – è in netto calo. A dirlo, una ricerca condotta sul campo dal WWF che ha mostrato come la popolazione di questa specie si sia ridotta del 66% in appena 8 anni.
I dati del monitoraggio
Il WWF, in collaborazione con i governi locali di Camerun, Repubblica Centroafricana, Gabon e Repubblica Democratica del Congo, ha censito la popolazione di elefanti delle foreste e delle grandi scimmie antropomorfe, come gorilla e scimpanzé.
Secondo le stime, all’interno dell’area esaminata vi sarebbero 9.500 elefanti e 59mila grandi scimmie. I dati denunciano un calo del 66% per la popolazione degli elefanti tra il 2008 e il 2016 mentre, per quanto riguarda i primati, la popolazione resta stabile.
La situazione per l’elefante delle foreste è risultata particolarmente allarmante nell’area del “Tridom” (Dja-Odzala-Minkebe), una zona protetta a cavallo tra Camerun, Repubblica del Congo e Gabon dove il numero di questi animali nell’ultimo decennio è calato addirittura del 70%.
Colpa dei bracconieri
Alla base del crollo della popolazione degli elefanti delle foreste ci sarebbe ancora una volta il bracconaggio. «Questa ricerca non fa che confermare i nostri drammatici timori: il bracconaggio sta spazzando via intere popolazioni di elefanti in tutto il Bacino del Congo – ha spiegato Paul’N’Goran, Coordinatore WWF del biomonitoraggio in Africa Centrale –. Il trend negativo potrà essere invertito solo se le istituzioni utilizzeranno questi risultati per promuovere piani e strategie politiche immediate e mirate a combattere i crimini contro la fauna. Inoltre, c’è estremo bisogno di collaborare con le comunità locali per contrastare questa rete criminale».
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