Una faccina, formata da due puntini a rappresentare gli occhi e una linea curva aperta in un sorriso.
Sembra proprio uno smile la decorazione rinvenuta su una brocca risalente al 1700 avanti Cristo e venuta alla luce durante gli scavi compiuti nella città turca di Karkamış, situata lungo il confine siriano.
A fare la bizzarra scoperta, un team turco-italiano di archeologi, che ha visto anche la partecipazione di alcuni esperti dell’Università di Bologna.
Un dolce smile
L’anfora con lo smile sarebbe appartenuta agli ittiti, popolazione indoeuropea che abitava la regione dell’Asia Minore. Secondo gli archeologi, il manufatto serviva come recipiente per contenere lo sherbet, una dolce bevanda a base di spezie, frutta e fiori e molto simile al nostro sorbetto.
Ritrovamento unico
Si tratta davvero di un’emoji o, piuttosto, di un simbolo disegnato magari per catalogare l’anfora?
A tal proposito, il ricercatore Nicolò Marchetti dell’Università di Bologna ha pochi dubbi: «La faccina sorridente è certamente presente sull’anfora – ha detto l’archeologo -. Sul manufatto non sono presenti altri decori e non ci sono paralleli con altri ritrovamenti nell’area».
Insomma, i tanto moderni smile non sono altro che un’invenzione che ha quasi quattro millenni…
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