C’è l’Olanda, certo. Ma c’è anche il Tulip Garden di Srinagar, nel nord dell’India, il più grande giardino di tulipani dell’Asia.
E qui una fioritura anticipata sta regalando uno degli spettacoli naturalistici più straordinari delle ultime settimane.
Si tratta di un’ampia distesa (dodici ettari) interamente dedicata alla coltivazione di un bellissimo fiore originario delle montagne dell’Hindu Kush e del Pamir. Per questo motivo i responsabili del parco apriranno i battenti tre settimane prima del previsto. «E sarà un grande risultato per la stagione turistica imminente», dice Talat Parvez, a capo della struttura. Il motivo? Il grande caldo di questi giorni che, in India, ha fatto registrare temperature superiori alla media di dieci gradi. «Stiamo attenti alla fioritura di questi fiori, quanto l’impegno riservato alla crescita dei nostri figli», rivela Abdul Jabbar, un giardiniere al soldo del centro indiano di Srinagar. Sono tulipani “speciali”, con petali di una quarantina di colorazioni diverse.
Ma il fenomeno delle fioriture anticipate non è appannaggio della realtà asiatica. Un po’ in tutte le parti del mondo si sta assistendo ad antesi in totale discordanza con il ritmo stagionale.
A causa dell’effetto serra. E’ successo anche in Italia, proprio quest’anno, in occasione della festa della donna. Le mimose raccolte sono state più del solito proprio perché, godendo di una temperatura più alta della media, sono fiorite prima. Facilitando la raccolta.
Più problematiche sono le fioriture legate alle piante da frutto. Anche in questo caso si assiste spesso a fioriture in anticipo sulla tabella di marcia di ciliegi, peschi e susini; ma il rischio è che la raccolta possa risultare compromessa.
Le gelate primaverili, infatti, possono ridimensionare largamente la produzione di frutti, con gravi ripercussioni a livello economico e ambientale.
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