Fossili morenti. Non c’è espressione più adatta per definire il particolare momento storico del Limulo.
Nelle coste del sud del Giappone, una delle zone di riproduzione di questi strani parenti dei granchi, sono stati ritrovati 500 limuli morti nella stagione riproduttiva appena terminata.
Un numero insolitamente alto, peraltro in accordo con le proiezioni della degli esperti che vedono la popolazione mondiale di limulo ridotta di almeno il 30% nel giro di quarant’anni .
La nomea di fossile vivente, l’aspetto assolutamente singolare, il sangue azzurro, lo rendono un animale interessantissimo del quale però si sa poco.
I limuli sono artropodi marini appartenenti alla famiglia Limulidae, possono sembrare crostacei ma in realtà fanno parte dei chelicerati, il subphylum dei ragni e degli scorpioni per intenderci. Le specie attualmente viventi sono 4 (Tachypleus gigas, Limulus polyphemus, Carcinoscorpius rotundicauda, Tachypleus tridentatus).
Come per molti altri animali, i rischi sono prevalentemente legati alle attività umane, la cattura (con diverse finalità: dall’utilizzo come esca al collezionismo), la perdita di habitat (i limuli hanno bisogno di spiagge sabbiose riparate e tranquille per deporre le uova, ambienti sempre più rari) e infine il discutibile utilizzo nell’industria medica.
Il sangue azzurro del limulo ha la particolare caratteristica di coagularsi attorno alle colonie batteriche, e per questo viene sfruttato nei processi di sterilizzazione. Il processo di estrazione (che si può vedere bene in questo video) oltre a essere una pratica decisamente invasiva, causa la morte di circa il 40% degli animali.
Il limulo ha resistito letteralmente a milioni di anni, la sua struttura infatti appare del tutto simile a quella dei primi fossili del suo genere rinvenuti circa 250 milioni di anni fa.
La fama di fossile vivente molto probabilmente è dovuta proprio a questa particolare stabilità morfologica che ci fa sembrare i limuli attuali uguali a quelli fossili, che sono in realtà di specie differenti; inoltre la somiglianza con i mitici trilobiti è notevole.
Dopo tutto questo tempo in cui, evidentemente, il limulo ha funzionato bene dal punto di vista evolutivo, sarebbe un peccato essere proprio noi a causarne la fine.
Illustrazione: Silvia Venturi
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