L’illuminazione in questa foto è completamente artificiale. Nei tunnel delle Miniere di Gambatesa la sola luce è quella di pochi faretti alle pareti. I tempi di ripresa sono, quindi, molto “lenti”. Per ritrarre il trenino, ho usato il cavalletto, per evitare il mosso che una ripresa di diversi secondi comporta. Fin qui tutto banale. Ma la parte frontale del treno e i binari erano praticamente al buio. Così ho completato io stesso l’illuminazione, “dipingendo” il soggetto con una potente torcia a luce gialla, di un tono simile a quella delle lampade appese alle gallerie. Sembra una tecnica complessa invece è facile da mettere in pratica e i risultati possono essere sorprendenti. In questo caso ho esposto su una parte dell’inquadratura blandamente illuminata, come il lato del trenino. Appena l’otturatore della fotocamera si è aperto, ho cominciato a passare il fascio della torcia sulla parte frontale del trenino e sui due binari, fino all’interruzione della ripresa, 6 secondi dopo. La cosa più importante, se la torcia ha una potenza non troppo diversa da quella dei faretti della grotta, è fare movimenti ampi, continui e regolari senza mai fermarsi nello stesso punto.
Foto realizzata nel 2007 con fotocamera Nikon D200, 6 sec a f5,6, obiettivo Tokina 12-24, cavalletto, torcia a mano per illuminare.
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com