In Salento, in estate – e più raramente anche durante il corso dell’anno – con un gruppo di amici, armati con macchine fotografiche e videocamere al seguito, è consuetudine organizzare delle vere e proprie immersioni di gruppo, spesso notturne, quasi sempre da riva.
Lo spirito è di trascorrere qualche ora spensierata tutti assieme, ridere e scherzare prima dell’immersione e proseguire, nel dopo immersione, davanti ad una buona pizza.
In una di queste occasioni, appena entrati in acqua, mi è capitato di notare che alcune stelle marine si erano radunate e “piazzate”, sollevandosi sulle braccia, in posizioni elevate e inusuali.
Avevo già assistito in passato ad un evento del genere e, quindi, ho capito immediatamente cosa stava succedendo. Era presto però e la maggior parte delle stelle non aveva ancora iniziato ad emettere uova e gameti. Continuavo con la torcia ad illuminare quelle che incontravo, con la speranza di “beccarne” qualcuna in anticipo.
E così fu. L’emozione, indescrivibile. Avevo un 105 mm macro che non mi permetteva di riprendere interamente la scena, allora ho deciso di stare vicino e di capire da dove uscissero esattamente le uova. Nikon D700, scafandro Subal, 105 mm macro, iso 100, 1/250, f/32, due flash Subtronic Maxi.
Enrico Pati
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