Questa immagine fa parte di una lunga serie di scatti dedicati alle lucciole che ho realizzato la scorsa primavera.
Il lavoro più difficile è stato trovare una location adatta dal punto di vista estetico e al contempo frequentata da un numero ragguardevole di questi piccoli insetti.
Posizionato il treppiede e composta l’inquadratura, ho scelto il migliore compromesso per catturare più luce possibile e rimanere in un range accettabile di rumore (la grana digitale), optando quindi per una sensibilità di 1250 iso sulla fotocamera.
Dopodiché, ho impostato 30 secondi di esposizione e fatto varie prove, fino a quando non ho raggiunto l’immagine desiderata.
A questo punto, mancava solo uno stacco visibile tra il campo di grano fresco di mietitura e gli alberi sullo sfondo, così ho illuminato il primo piano con una torcia alogena schermata da un fazzoletto bianco.
La scelta dell’obiettivo è ricaduta su un grandangolare spinto in modo da dare maggiore enfasi alla scena, e così da fondere i timidi bagliori delle lucciole con la volta stellata.
Giacomo Radi, naturalista e fotografo
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