Lo scorso mese di giugno è stato il più caldo dal 1880. A dirlo è il report mensile dell’Us National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che ha analizzato le temperature medie registrate nelle acque e sulla terraferma. A livello globale, la temperatura ha fatto registrare 0.9 gradi Celsius in più rispetto alle medie stagionali.
Un nuovo record, che soppianta quello detenuto dal mese di giugno dello scorso anno, che era stato definito come il mese più caldo della storia. Un’ondata anomala che, per il quattordicesimo mese consecutivo, ha portato temperature superiori alla norma.
Così a livello globale
Le situazioni più critiche si sono registrate in Russia e nella parte settentrionale dell’Australia, dove il termometro è salito anche di 3 gradi Celsius rispetto alla media. Ondate di caldo record hanno investito anche il Brasile, il Messico, il Medio Oriente e l’Indonesia. Le uniche aree che hanno fatto registrare temperature inferiori alla norma sono state il Centro e Sud America, con rilevazioni mai così basse dal 2008.
Ma non solo caldo: in Europa e in Australia si sono registrate anche precipitazioni e tempeste anomale per la stagione estiva e anche queste sarebbero, sempre secondo la NOAA, riconducibili all’aumento delle temperature su scala globale.
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