(…) “Me spiego: da li conti che se fanno
secondo le statistiche d’adesso
risurta che te tocca un pollo all’anno:
e, se nun entra ne le spese tue,
t’entra ne la statistica lo stesso
perché c’è un antro che ne magna due.”
Che si tratti di polli o di inquinamento, il poeta vernacolare aveva visto giusto: secondo uno studio dell’Università di Toronto, il 25% delle auto in circolazione è responsabile per il 90% dell’inquinamento dell’aria causato dal traffico.
Da questi dati si evince che eliminare un singolo veicolo obsoleto, che inquina in modo spropositato, ha un effetto benefico sulla qualità dell’aria equivalente a togliere dalla strada quasi un centinaio di auto di nuova generazione.
La ricerca evidenzia anche la grande variabilità delle emissioni da un modello a un altro identico, in funzione della manutenzione, dello stile di guida, dell’età del mezzo. Sono questi tutti fattori su cui possiamo intervenire individualmente per avere un effetto positivo sulla qualità dell’aria.
Un’auto efficiente e ben mantenuta non porta benefici solo all’ambiente, ma anche al portafogli del guidatore, perché consuma meno. Quindi, per tornare al nostro poeta vernacolare, sta a tutti noi automobilisti cercare di prendere “due piccioni con una fava”, sostituendo la vecchia auto con una nuova, Euro 6, che inquina e consuma meno. I soldi? Sono un problema, lo sappiamo. Ma è un problema più grande la nostra salute. La manutenzione ordinaria, quella almeno sì, possiamo farla!
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