A San Pietroburgo è possibile visitare il Museo dell’ Hermitage nel quale troviamo una delle collezioni d’arte più preziose e rare al mondo.
Geni dell’arte come Caravaggio, Leonardo da Vinci, Tiziano; poeti del colore quali Monet, Matisse e Van Gogh, artisti della luce come Rubens, Cezanne e Gauguin sono i protagonisti di questo regno della contemplazione dell’arte, visitato da milioni di persone ogni anno.
Ma i veri padroni dell’Hermitage sono i gatti, perchè dovete sapere che sin da quando è stato costruito questo museo, nel lontano 1764, si è pensato di proteggere i depositi contenenti innumerevoli opere d’arte con il più antico topicida vivente. Anche nella terra degli Zar si è pensato di ricorrere all’aiuto dei gatti, così come avevano pensato di fare i faraoni nell’antico Egitto per difendere i depositi del grano prodotti dalle esondazioni del Nilo.
Ed è così che si è formata, ed è accudita con grande riguardo, una colonia felina che ha preso possesso dei sotterranei dell’ Hermitage e che sovente viene osservata in libera uscita nei cortili interni del palazzo.
L’imperatrice Caterina la Grande, non volendo avere topolini che giravano per il palazzo, diede libero accesso ai gatti che giravano liberamente anche nelle sale dell’ Hermitage.
Oggi la loro presenza, ovviamente, è limitata all’area dei depositi d’arte, ma è piacevole pensare che vengono mantenuti da alcune persone che li curano quotidianamente: una task force felina alla corte degli Zar era presente in passato e ancor oggi sono oltre 60 i gatti che proteggono i tesori d’arte russi.
A distanza di migliaia di anni da quando i gatti erano i fedeli alleati degli egizi ancora oggi nessuno ha pensato di sostituirli in questa loro missione di contenimento dei topi.
Se ami i gatti e se vuoi conoscerli da vicino, non perdere il Festival dei Gatti (24 – 25 settembre a Grazzano Visconti (Pc). www.festivaldeigatti.com
riproduzione consentita con link a originale e citazione fonte: rivistanatura.com