Il gufo delle nevi (Bubo scandiacus) d’estate depone le uova su postazioni esposte, dove la neve si scioglie prima e il colore della femmina la rende più mimetica e, quindi, meno vulnerabile alle aggressioni.
Fino a pochi anni fa il suo nome era “civetta delle nevi” (Nyctea scandiva), ma recenti studi sul DNA mitocondriale hanno determinato un cambio della nomenclatura scientifica.
Sulle porzioni di piumaggio più colpite dal sole, come il disco facciale, il collo e il dorso, non sono presenti macchie per agevolare il mimetismo.
Elegante nel volo, compie lunghi spostamenti in cerca di prede.
Una femmina munita di radiotrack ha percorso oltre 3mila chilometri sulle distese ghiacciate in poche decine di giorni.
Testo a cura di Marco Mastrorilli, illustrazioni di Stefano Torriani
Tratto dalla Gufoguida- Casa editrice Edinat.
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