I fotografi naturalisti meno giovani ricorderanno senz’altro negli anni ottanta le foto del martin pescatore sott’acqua di Paolo Fioratti. All’epoca fu uno scoop eccezionale e il bravo autore ha avuto giusti riconoscimenti nazionali e internazionali. Fioratti aprì un’epoca e da allora tanti altri fotografi hanno ottenuto le immagini subacquee del martin, seguendo l’esempio di chi per primo si è cimentato in scatti così particolari. È così difficile ritrarre il martin sott’acqua? All’epoca delle prime foto, sicuramente sì. I problemi erano tanti e si doveva usare una serie di flash collegati tra loro per ottenere il giusto tempo e la giusta luce. Insomma era sicuramente una foto realizzabile solo da pochi “ispirati”. Il digitale ha cambiato le cose e buone foto del soggetto in questione si possono ottenere addirittura senza flash. Cosa serve? Innanzi tutto serve un… martin condiscendente, poi il posto giusto, poi un po’ di fortuna. Io ho abituato, dopo mesi, un martin pescatore a pescare in una vaschetta di vetro sistemata ai bordi di uno stagno. Dopodiché non è stato difficile fotografarlo in tuffo, inquadrando la vaschetta a circa 4 metri di distanza con un 300 mm f/2,8. Avrei potuto usare anche ottiche più corte avvicinandomi maggiormente alla vaschetta e scattando con il radiocomando, ma ho preferito scattare personalmente stando nascosto in un capanno, sia pur a distanza relativamente breve. È un tipo di fotografia, però, che richiede una certa accortezza. Innanzi tutto le dimensioni della vaschetta devono essere tali da permettere al martin di tuffarsi senza problemi evitando di sbattere contro le pareti o nel fondo della vasca. La mia è circa 40 cm di lunghezza, 30 di larghezza e 40 di altezza. Sul fondo è bene mettere sassi e ghiaia per dare al martin un riferimento sulla profondità. I più bravi potranno creare nella vaschetta un ambiente più naturale possibile con alghe, piccoli rametti e l’acqua leggermente torbida per meglio creare l’habitat dello stagno. Io non sono tanto bravo nella sceneggiatura e mi sono accontentato di pochi ciuffi d’erba e di alcuni sassi di torrente.
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