Parlavamo qualche settimana fa degli aironi cenerini che hanno deciso di fare tappa fissa al Parco di Monza. E oggi una nuova buona notizia ornitologica: in Brianza è stato avvistato l’ibis eremita, specie che manca dall’Europa da tre secoli.
Lo dicono le guardie ecologiche del Parco del Rio Vallone, polmone verde di 1488 ettari spalmati su una ventina di comuni del milanese e del monzese. L’avvistamento è avvenuto venerdì 27 maggio: gli esperti l’hanno scorto dalle parti del Santuario di Ornago.
Le ricerche hanno confermato che si tratta di un esemplare tenuto sotto controllo a livello satellitare; un piccolo anello alla zampetta, infatti, ha consentito di risalire al suo nomignolo: Flusimel _049. Tre giorni prima si trovava a Capriolo, in provincia di Brescia, nei pressi del Lago d’Iseo. In questo caso gli ornitologi hanno temuto per la sua incolumità, vedendolo svolazzare in modo anomalo.
Ma come è arrivato in Lombardia l’ibis eremita? Fa parte di un programma di recupero messo in atto dall’Unione Europa, “Life +”, che punta a incrementare la biodiversità e a reintrodurre ufficialmente l’animale in Europa entro il 2019. Le ultime notizie indicano la sua presenza in zona Ludovica, a Vimercate. Chiunque può seguire i suoi spostamenti scaricando l’applicazione apposita dal sito www.waldrapp.eu.
La specie è stata battezzata da Linneo Geronticus eremita; non per caso: il suo aspetto, infatti, rimanda alla pelle rovinata di una persona anziana. Anticamente viveva in tutto il Nord Africa e a ridosso delle scogliere europee più meridionali. Trecento fa il lento declino, dovuto alla frammentazione degli habitat e alla caccia. In Algeria è stato possibile monitorare la sua ecatombe: le 38 colonie nidificanti nel 1940 sono scese a 15 nel 1975; fino al 1989, anno in cui sono sparite del tutto. È un uccello di medie dimensioni, caratterizzato da un becco particolarmente sviluppato e incurvato. Si nutre di piccoli rettili e rispetta la monogamia: le coppie che si formano, infatti, durano tutta la vita, e insieme cooperano per realizzare un nido con cui allevare i piccoli che vengono seguiti da entrambi i genitori.
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