L’anno che abbiamo appena vissuto è stato sicuramente uno dei peggiori della nostra memoria recente e ha mantenuto fede alla credenza che un anno bisestile sia un anno funesto. Per giunta, in quanto bisestile, con un giorno in più.
In realtà, secondo il sito scientifico TimeandDate.com, la Terra si è lasciata alle spalle il 2020 più in fretta del solito, perché l’anno scorso il pianeta ha girato più velocemente rispetto ai decenni precedenti.
La Terra, infatti, ruota su se stessa (alternando giorno e notte e, quindi, determinando il trascorrere dei giorni) con una precisione “millimetrica”: una rotazione ogni 86.400 secondi, il che equivale a 24 ore o un giorno solare medio.
Nei fatti, come spiegano gli autori della ricerca, la rotazione della Terra non è così precisa e affidabile e fa registrare piccole variazioni annuali. in base ai calcoli, dal 1960 a oggi, i 28 giorni più “veloci” sono capitati tutti nel 2020, che è quindi durato qualche decina di millisecondi in meno. In questi 28 giorni da record, il più veloce è durato 1,5 millisecondi in meno rispetto allo standard.
Magra consolazione, dal punto di vista umano. Interessante per gli studi astronomici e geologici.
Come si misura la velocità di rotazione della Terra
Se è comprensibile vedere i giorni terrestri scorrere un po’ più lunghi o più brevi della media – influenzati dall’attività del nucleo fuso del pianeta, degli oceani e dell’atmosfera – il gran numero di giorni veloci accumulati nel 2020 potrebbe essere un segno che la rotazione della Terra sta accelerando nella media complessiva.
Per determinare la durata esatta del giorno, gli scienziati dell’International Earth Rotation and Reference Systems Service (IERS) misurano il momento preciso in cui una stella fissa passa in una determinata posizione nel cielo. Questo passaggio scandisce il “Tempo Universale”, che viene misurato con orologi atomici ultraprecisi.
Secondo lo IERS, da quando sono iniziate le misurazioni alla fine degli anni Sessanta, la Terra ha costantemente rallentato la sua rotazione, non accelerato. Nella maggior parte degli anni, la media dei giorni ha superato gli 86.500 secondi per qualche centinaio di millisecondi. Per compensare questo rallentamento, gli scienziati hanno aggiunto quello che viene definito un “secondo bisestile” alla fine dell’anno. Dal 1972 a oggi ne sono stati aggiunti 27.
Ma ora la tendenza si è invertita e, se anche il 2021 sarà breve come il 2020, gli scienziati dovranno invece sottrarre un secondo all’orologio della Terra.
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