di Manrico Parma
Cento anni di attenzione e sensibilità nella tutela e nella salvaguardia dell’acqua. Non è uno slogan ma il leitmotiv delle celebrazioni per il centenario del Consorzio di irrigazione Canale Lunense, con sede a Sarzana in provincia della Spezia, costituito il 21 marzo 1923 e qualche anno più tardi classificato consorzio di bonifica.
Lo storico ente vive oggi un bel traguardo di vita al servizio delle attività in un territorio vocato all’agricoltura qual è la piana del Magra, prima per estensione in Liguria, con la mente rivolta alle sfide future dettate dai cambiamenti climatici e dalla transizione ecologica.
Razionalizzazione delle risorse idriche
L’acqua bene fondamentale per l’agricoltura in un comprensorio, oltre 4mila ettari distribuiti su due province (La Spezia e Massa Carrara) e undici comuni, acqua vitale per altre funzioni concomitanti, come la tutela delle falde, come il contrasto dei fenomeni di subsidenza e quelli della risalita del cuneo salino.
Parliamo di attività del Canale Lunense unite alla razionalizzazione dell’utilizzo della risorsa idrica, grazie al suo accumulo a riserva, per non parlare della manutenzione gentile con le quali si affianca la necessaria pulizia idraulica a tutela e alla salvaguardia della biodiversità negli alvei e nelle sponde.
Senza dimenticare, e qui il futuro è già iniziato, l’impegno crescente nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica attraverso la produzione di energia idroelettrica con l’intento di implementare la produzione pulita con nuove tecnologie, senza uso di suolo ma sfruttando gli specchi d’acqua consortili.
Un secolo di vita
Il Canale Lunense è un impianto artificiale, realizzato nello scorso secolo, che parte dalla presa sul fiume Magra a Stadano di Aulla e da lì, dopo un breve tratto in galleria, scorre a cielo aperto per 23 chilometri attraversando la Val di Magra, collegato alla rete di distribuzione costituita da 150 chilometri di canalette di diversa tipologia.
Agricoltura e turismo lungo le sue sponde
Il Consorzio conta 22 dipendenti, opera su un comprensorio di 3.500 ettari, vanta 14 mila ditte consorziate di cui 5.500 agricole e 8500 extra agricole e regala le sue sponde alla pista ciclopedonale, un incantevole percorso da farsi a piedi o in bici partendo da Santo Stefano Magra e arrivando all’antica città di Luni.
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