Con l’inizio della primavera si apre la stagione riproduttiva dei rapaci notturni. Alcune specie come l’allocco (Strix aluco) amano riprodursi alla fine dell’inverno e per farlo scelgono degli anfratti naturali o artificiali e persino delle cassette nido che danno loro il senso della cavità.
Infatti, la maggior parte dei rapaci notturni nidificanti in Italia amano riprodursi all’interno di spazi chiusi e per questo vengono definite specie con abitudini riproduttive cavernicole.
Un nido da occupare
L’unica eccezione è quella del gufo comune (Asio otus) che ha instaurato una particolare relazione con i Corvidi e i loro nidi abbandonati, fatti di rametti intrecciati e posizionati in alto tra i rami degli alberi.
Le cornacchie grigie e le gazze sono diventate specie molto comuni, anche nelle aree antropizzate e urbane e nel corso degli ultimi decenni, grazie alla grande adattabilità di questi uccelli, si è assistito a un loro progressivo incremento, che ha favorito anche quello del gufo comune.
Un’occupazione pericolosa
Tuttavia, negli anni ’80 in alcune regioni italiane questa relazione tra gufo comune e cornacchia grigia aveva messo in pericolo questo rapace.
Infatti, si diffuse tra i cacciatori il timore che i Corvidi potessero predare i nidiacei delle specie venatorie e così furono organizzate delle battute contro i loro nidi durante le quali spesso si registrarono uccisioni anche tra i gufi comuni che occupavano i nidi delle cornacchie e delle gazze.
Per fortuna questo non avviene più e questi Corvidi sono divenuti più abbondanti. Di riflesso, una specie poco esigente in termini di ecosistemi e molto adattabile come il gufo comune ha saputo approfittare di questo incremento consolidando le proprie popolazioni.
Sempre più diffusi
Oggi i gufi comuni sono tra le specie di rapaci notturni più diffusi a livello europeo. L’incremento delle popolazioni riguarda anche l’Italia, e persino la Sardegna e la Corsica, dove erano dati per assenti.
Pertanto, con l’arrivo della primavera, ponete attenzione ai nidi di cornacchia grigia e gazza abbandonati perché potrebbero regalare una comoda dimora a una bella coppia di gufo comune, magari anche nel giardino di casa vostra.