Konnichiwa!
Se doveste avere l’occasione di viaggiare per il sud est asiatico, vi accorgerete di come in ogni paese ci siano erbe e piante che portano benefici al nostro corpo e di come queste facciano parte delle vita quotidiana.
Vi è, in particolare, un paese dove la ricerca delle bellezza è quasi un’ossessione: la Korea del Sud.
Durante la mia ultima visita quest’estate sono, infatti, rimasta impressionata dal numero di negozi di cosmetica, cliniche per la chirurgia plastica e dal fatto che quasi tutte le persone che si incontrano per la strada hanno una pelle perfetta.
Ho quindi deciso di indagare un po’ e di scoprirne il segreto. Segreto che ora proverò a condividere con voi…
La mia città natale, Fukuoka, dista solo 45 minuti d’aereo da Busan in Korea del Sud; i due paesi sono, inoltre, storicamente legati da secoli. Quindi, come potete immaginare, abbiamo cibi simili, prodotti di cosmetica e “tecniche” per la bellezza in comune.
Ma c’è una cosa che è specifica soltanto della Korea (e della Cina), più complicata da reperire anche se a meno di un’ora di aereo: il Ginseng, che con più di 4.000 anni di storia deve essere proprio il segreto che stavo cercando.
Tutti conosciamo il Ginseng, è una delle radici più utilizzate e ricercate al mondo, spesso considerata una cura naturale per diversi sintomi, tanto da diventare parte fondamentale di alcune civiltà, come per i Cinesi e, per l’appunto, i Koreani.
Anche in Giappone viene usata da millenni come medicinale naturale ed è tornata molto di moda specialmente tra i giovani.
Ma quali sono i suoi principali benefici? (o almeno così si crede)
Mantiene giovani, dentro e fuori
Migliora la memoria e le performance della nostra mente
Rafforza il sistema immunitario
Riduce lo stress
Aumenta energia e forza
È afrodisiaco 🙂
Aiuta a regolare il livello degli zuccheri nel sangue per i diabetici
E molto altro…
Si, il ginseng sembra proprio essere “miracoloso”. Allora mi sono detta: perché non provarlo?
Ho quindi chiesto ai miei amici a Seoul di farmi assaggiare il “vero” Ginseng: se ne trova infatti di diversi prezzi e tipologie in base alla qualità, all’invecchiamento e al metodo di conservazione o preparazione.
Siamo quindi andati in un ristorante famoso che lo prepara secondo l’antica tradizione degli imperatori (era infatti considerato cibo di altissimo livello ed esclusivo in passato) e sono rimasta stupita dalla sua semplicità: ha un sapore simile alla bardana (radice non molto popolare in Italia, lo so, ma non ho trovato esempio migliore…), mi è stato servito immerso nel miele e direttamente dalla mano del cameriere.
Qualcuno dice che è amaro: per questo credo che venga servito, appunto, con il miele.
Il Ginseng si trova comunque sotto diverse forme: gelatina, succo, sciolto nel miele… che ne variano decisamente il gusto e lo rendono più facile da consumare. Una mia cara amica coreana, ad esempio, mangia tutte le mattine un cucchiaino di miele al Ginseng.
Coltivarlo è estremamente difficile; ha infatti bisogno di condizioni climatiche perfette per crescere e mantenersi a dovere, ed è quindi nata un’industria milionaria attorno alla sua coltivazione. Il 70% delle risorse mondiali provengono comunque da Cina e Korea del Sud (che si dice produca il Ginseng migliore).
Come detto prima il prezzo varia tantissimo a seconda della qualità e lo si può trovare anche nei mercati. Ad esempio, a Namdaemun, famosissimo mercato in centro a Seoul, è pieno di vasi di ogni genere contenenti Ginseng, da bere o mangiare, e di un’infinità di negozi di prodotti cosmetici di sua derivazione.
Avete voglia di provare?
Sicuramente il modo più facile è berlo, lo trovate in quasi tutti i bar come sostituto del caffè o come te che, a mio avviso, si avvicina di più alla formula tradizionale.
Vi è, inoltre, un cibo coreano molto popolare, che si trova anche in diversi ristoranti e supermercati qui in Italia: si chiama “samgyetang” ed è fondamentalmente Ginseng bollito nel brodo di pollo.
Quindi perché non cominciare la vostra giornata con un bel te a base di Ginseng?
Arigatougozaimasita!