Dal 2009 al 2015 gli avvistamenti di meduse sulle coste italiane sono decuplicati. È questo quanto emerge dal report “Occhio alla medusa”, stilato da Marevivo con la collaborazione dell’Università di Salerno. Secondo il report, gli avvistamenti sono passati dai 300 del 2009 al 3mila del 2015, con un picco registrato nel 2013.
Le cause dell’aumento
Il proliferare di questi organismi acquatici è dovuto a fattori differenti. Viene chiamato in causa il riscaldamento delle acque marine, ma anche le invasioni delle specie aliene. Inoltre, l’aumento delle meduse è strettamente correlato al sovra sfruttamento degli stock ittici. Con la pesca massiccia, infatti, si sbilancia l’equilibro della catena alimentare.
Le specie di meduse
Le specie di meduse avvistate nei nostri mari variano a seconda della zona: Il polmone di mare (Rhizostoma pulmo) è presente lungo tutta la costa adriatica e la costa ionica; la barchetta di San Pietro (Velella velella) abita le acque profonde, in particolar modo quelle del Mar Ligure; la medusa luminosa (Pelagia noctiluca) è molto più frequente nella acque profonde del Tirreno e, infine, la medusa quadrifoglio (Aurelia aurita) è diffusa prevalentemente nell’Adriatico settentrionale.
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