La prima giornata di H2R – Mobility for Sustainability ha visto la presenza del Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, che ha risposto alle domande poste da Fabio Orecchini, ideatore e presidente del comitato scientifico di H2R, e del giornalista Tommaso Tommasi.
Quattro le tematiche sulle quali si è incentrato il botta e risposta: Il futuro dell’elettrico, i nuovi combustibili, i motori diesel e l’intermodalità.
“Per quanto riguarda la diffusione dell’elettrico nel nostro Paese dobbiamo dotarci delle infrastrutture adeguate”, ha risposto Galletti. I dati mostrati parlano chiaro: se in Italia le colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici sono 968, in Germania sono ben 9897.
Discorso analogo per quanto riguarda le vetture alimentate ad idrogeno: da noi c’è un solo distributore, a Bolzano. “Siamo comunque attenti a qualsiasi attività di mercato che coinvolga le rinnovabili”, ha precisato il Ministro.
Non poteva mancare la domanda sui motori diesel, al centro delle cronache nelle scorse settimane per lo scandalo che ha coinvolto la casa automobilistica Volkswagen, il cui titolo è crollato in borsa. “Barare sull’ambiente non conviene più – ha detto Galletti -. Tuttavia sui motori diesel è necessario prendere decisioni a nervi saldi.”.
I numeri, infatti, sono importanti: in Italia il 52% dei veicoli è diesel, cifra che in Europa si attesta sul 55%. “Bisogna però rivedere i test, che devono coincidere tra quelli eseguiti in sede di omologazione e le reali emissioni su strada dei veicoli”.
Infine, è stato dato spazio al tema della intermodalità, vale a dire l’utilizzo integrato di più mezzi di trasporto. Unanime il parere: è necessario incentivare studenti e lavoratori ad utilizzare i mezzi ecologici, richiedendo uno sforzo maggiore anche da parte dei Comuni.
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