Un’antica tattica per far passare provvedimenti controversi è quella di confondere le acque con terminologie complesse e poco comprensibili. Leggendo la notizia che l’Unione Europea intende modificare l’attuale Tassonomia per la finanza sostenibile, si potrebbe applicare il motto attribuito ad Andreotti: “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca”.
Cos’è la Tassonomia green?
La Tassonomia dell’UE – EU Taxonomy Compass (leggi qui l’attuale elenco) – è un sistema di classificazione che stabilisce una lista di attività economiche ambientalmente sostenibili e dunque finanziabili anche con fondi UE.
La Tassonomia serve dunque a promuovere la diffusione di tecnologie verdi e innovative. Dovrebbe fornire alle imprese e agli investitori un riferimento certo perché gli investimenti verdi possano essere prioritari, crescere ed essere monitorati, consentendo così l’attuazione delle misure UE per il clima. Non dovrebbe servire a finanziare le tecnologie fossili o in altro modo dannose per l’ambiente.
Ma ora stanno per entrare nella Tassonomia UE delle tecnologie green anche il nucleare e il gas naturale. Il Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Valdis Dombrovskis ha, infatti, dichiarato: «Per il mix energetico del futuro abbiamo bisogno di più rinnovabili ma anche di fonti stabili. L’inserimento di gas e nucleare nella Tassonomia UE è questione che è stata sollevata da vari ministri e la Commissione adotterà una tassonomia che copre anche il nucleare e il gas».
Le regole della Tassonomia UE vengono definite sulla scorta delle raccomandazioni di un Technical Expert Group composto, però, da soggetti prevalentemente provenienti dal mondo della finanza.
Con questa proposta si chiude un braccio di ferro durato mesi. L’ha spuntata la Francia che, forte dei suoi quasi 60 reattori in attività che coprono oltre il 40% del fabbisogno elettrico nazionale, non vuole rinunciare all’attuale vantaggio competitivo. Il primo ad avanzare la proposta, infatti, è stato Pascal Canfin, ex ministro francese e oggi Presidente della Commissione ambiente del Parlamento europeo.
Ma il via libera al gas aiuta anche l’Italia, che nei decenni scorsi ha scommesso sul metano come energia fossile “meno sporca” delle altre. È stato il ministro della Transizione ecologia italiano Roberto Cingolani a ipotizzare uno sdoganamento del gas naturale nel caso si fosse concesso ai francesi il nucleare.
Le reazioni degli ambientalisti
WWF, Greenpeace, Legambiente e T&E (Transport and Environment) hanno rivolto al Presidente del Consiglio italiano un appello per difendere la Tassonomia UE come strumento trasparente e corente per la finanza sostenibile, respingendo gli assalti di chi vuole allargare le maglie e far rientrare tra gli investimenti sostenibili anche tecnologie che sostenibili non sono affatto, come gas e nucleare.
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